Ippocrate, il “padre” della medicina occidentale
Post Date: 25 Luglio 2017La nostra rubrica sui “Rivoluzionari” della storia della medicina non poteva che partire da Ippocrate di Cos, considerato – quasi – unanimemente il padre della scienza medica moderna (2008, Hellenic Journal of Nuclear Medicine).
C’è chi lo considera frutto della leggenda, chi gli attribuisce solo una forte influenza “mediatica”, chi invece vede in Ippocrate una figura chiave nella storia della medicina. Certo è che il suo apporto (reale o leggendario) è stato fondamentale nel porre le basi dell’odierna professione medica.
Ippocrate e il metodo clinico
Ippocrate nasce a Cos, in Grecia, nel 406 a.C da una famiglia aristocratica, discendente secondo leggenda da Asclepio. Perché questa precisazione? Secondo la storia la mitologia greca Asclepio (Esculapio), figlio di Apollo, era il dio della medicina.
Viaggiando tra la Grecia, la Macedonia e la Persia, Ippocrate creò per la prima volta nella storia (o così si narra) la figura del medico itinerante, convocato in occasione di casistiche particolari o pestilenze.
Si devono a Ippocrate da Cos tre pilastri della medicina razionale: lo sviluppo del metodo clinico, attraverso l’uso di una cartella clinica con la storia del paziente; lo studio dei cadaveri per comprendere maggiormente le dinamiche del corpo umano; l’utilizzo di diagnosi e prognosi nella cura della malattia.
Si tratta di nozioni rivoluzionarie se pensiamo che visse quasi 2.500 anni fa.

La “teoria degli umori”
Medicina razionale significa il rifiuto totale dell’intervento divino nella malattia dell’uomo: è su questo principio che si basa il pensiero di Ippocrate, totalmente opposto a quello dei suoi contemporanei.
Questo non significa però che le sue teorie siano totalmente avulse dalla filosofia. La “teoria degli umori” della medicina ippocratica si rifà al pensiero di Talete, secondo il quale l’uomo è un microcosmo. Ogni malattia è la conseguenza di uno squilibrio tra i quattro elementi fondamentali: sangue, bile gialla, bile nera, flegma. Questi umori sono innati nell’uomo e sono correlati al carattere.
Secondo questa teoria è necessario lasciare che la natura faccia il proprio corso, agendo eventualmente per eliminazione (purghe, prelievi del sangue, ecc). Esistono solo due caratteri di prevenzione: un’alimentazione sana e un’alta attenzione alla salubrità dell’aria.
Il Giuramento di Ippocrate
Con Ippocrate il medico diventa una figura professionale, non più una personalità vicina alla religione. La necessità di una regolamentazione porta allo sviluppo dell’etica medica, che non si limita alla sola professionalità.
Il Giuramento di Ippocrate, in uso ancora oggi, indica i principi fondamentali che il medico deve seguire: diffusione responsabile del sapere, impegno a favore della vita, senso del proprio limite, rettitudine e segreto professionale.
